Donne & Mare: il blu si tinge di rosa. Profumo di mimose all’ITS Caboto

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Le donne crescono, avanzano, conquistano posizioni e carriere: anche nelle professioni del mare. Accade ovunque, accade in Italia, accade tra le allieve dell’ITS Academy G. Caboto. Sono le statistiche e gli studi recenti a raccontare con cifre e numeri un fenomeno in crescita


E questo Otto Marzo il profumo delle mimose avvolge in maniera più forte e più significativa questo settore e colora di giallo anche le aule del Caboto e le navi in giro per il mondo…
Ed e’ notizia di pochi mesi fa la firma di un protocollo d’intesa tra  Mario Mattioli, Presidente della Federazione del Mare, e Costanza Musso, Presidente di Wista Italy per promuovere la parità di genere, la sostenibilità e lo sviluppo del settore marittimo attraverso iniziative condivise e strategie sinergiche. Wista è la storica associazione delle donne imprenditrici del mare.
“Questa partnership rappresenta un’importante opportunità per promuovere la cultura della diversità e dell’inclusione – ha sottolineato Costanza Musso – sono certa che una maggiore sinergia tra Wista Italy e Federazione del Mare potrà favorire lo scambio di esperienze e conoscenze. Le donne in 30 anni sono entrate in forza nel cluster marittimo e oggi devono raggiungere anche posizioni apicali come la governance dei porti e delle associazioni”.
Fin qui la cronaca, da oggi nuove scelte, primi e importanti passi per le allieve degli ITS che sono sempre più in carriera e diventano sempre più numerose a bordo.
Ma come sono le donne del mare? E come sta cambiando la situazione?

Lo abbiamo chiesto ad Arianna Scardellato e a Martina Marina, entrambe allieve dell’Academy G. Caboto e a Martina Di Luzio che ha già finito il percorso all ITS. Tre interviste per descrivere con i loro occhi i nuovi orizzonti delle ragazze del mare.
Tre profili diversi per raccontare questo capitolo nuovo e per riconoscere la realtà di queste donne del mare. Non solo mimose per noi ma anche e soprattutto fatti concreti.

Arianna quanti anni hai?
Ventitré  anni

Di dove sei?
Di Pontinia, in provincia di Latina.

– Che ruolo ricopri? E dove lavori?
Sono terzo ufficiale di macchina della Marina Mercantile e lavoro con Silversea cruises company, che fa crociere di lusso. Siamo 200 membri di equipaggio di 57 nazionalità diverse.

Sei contenta?
Si molto contenta. Attualmente sono imbarcata su una nave che fa  spedizioni al polo nord e sud. Lo scorso contratto ho fatto Norvegia, Groenlandia, i fiordi…

Perché hai scelto questo percorso formativo?
Avevo idee totalmente diverse: ho frequentato il liceo artistico e poi volevo diventare orafa. Mio nonno però aveva un’officina e riparava motori di barche. Un giorno andò a fare dei lavori su alcune navi a vela della Marina militare e li’ ha incontrato un ufficiale. Era una ragazza… Quando è tornato mi ha detto: “Mi piacerebbe che anche tu un giorno indossassi la divisa”. E così ho iniziato a Gaeta, al Nautico. Poi al terzo anno ho dovuto scegliere tra coperta e macchina. Ho scelto macchina perché mi rappresentava di più. Finito il Nautico ho proseguito scegliendo l’ITS Academy Caboto perché ha più tecnologia degli altri ITS e fornisce una buona preparazione. Appena ho finito mi sono imbarcata su una compagnia che trasportava gas e adesso lavoro nelle crociere. Nel settore marittimo il mio mentore e’ Luciano Dorati. Lo voglio ringraziare.

Le professioni del mare sono ancora molto maschili? Perché? Le cose stanno cambiando?
Specialmente nel settore macchina si pensa che una donna non posso ricoprire alcuni ruoli perché non è forte ma questo non è vero perché noi lavoriamo in team e non c’è bisogno di forza fisica ma di studio e di saper dare ordini per risolvere un problema. Poi c’e’ anche da cambiare la mentalità di alcune persone che sono nel settore da più tempo e ci vedono come minaccia…perché una donna a volte è più intelligente.
Dove lavoravo prima c’era un’altra collega che poi ha cambiato compagnia. Attualmente ci sono solo  io come terzo ufficiale.  Equipaggi tutti maschili? Io mi sono sempre trovata benissimo!

La cosa più difficile?
Non ci sono cose difficili a livello lavorativo perché quando parti e arrivi sulla nave vai, ti concentri e lavori. Per me le carte, le scartoffie, la burocrazia…tutto queste sono le cose più difficili alle quali faccio fatica a stare dietro…

– La cosa più bella?
Quando sei dall’altra parte del mondo e ti accorgi di tutte le opportunità che il mare ti regala. Guardi il mare, il tramonto, l’aurora boreale…e sei felice.

– Il sacrificio maggiore?
La lontananza dalla famiglia. Prima viene la carriera e poi la famiglia…

La soddisfazione maggiore?
Per me ogni volta che riesco ad imbarcarmi, a conoscere nuovi colleghi. È’ bello quando riesco a trovare la risoluzione di un problema con i miei colleghi.

Il problema più grande che hai affrontato e risolto a bordo?
Quando ha preso fuoco un motore principale.

– Sogno nel cassetto?
Arrivare in cima alla piramide della carriera. Prendere la patente da primo ufficiale di macchina e poi realizzarmi diventando direttore. Ci vuole esperienza, ogni cosa ha il suo tempo.

Consiglieresti l’ITS Academy G. Caboto perché?
Perché e’ una bella realtà in contatto con buone compagnie. Ci sono persone capaci e negli anni vedo che si aggiornano sempre di più.. nuove tecnologie e nuovi corsi. E’ sicuramente una scuola all’avanguardia..

– Per te mare e’ ….
Libertà. Anche responsabilità e conoscenza di di se stessi.

Il futuro di Arianna?
Il mare!

– Martina Quanti anni hai?
Venticinque anni

– Di dove sei?
Di Ispica un paesino in provincia di Ragusa.

– Che ruolo ricopri? E dove lavori?
Sono allievo ufficiale di coperta delle navi da carico pretrolchimichiere e lavoro con la d’Amico Ship Management.  Ho fatto il terzo imbarco quest’anno che ho finito a settembre. Ho provato sia le  petrolchimiche che le bulk carrier ship e l’anno prossimo farò l’ultimo imbarco per conseguire il patentino. Partirò verso fine febbraio

– Perché hai scelto questo percorso formativo?
La mia scelta è’ stata condizionata dalla passione per il mare che ho sin da piccola. L’estate vivevamo vicinissimi alla spiaggia. Guardavo da lontano le navi piccole, quelle più grandi, i catamarani…e sognavo.
Un giorno ho chiesto a mia mamma: ‘Quando vedi le navi cosa vedi?’ E lei rispose: ‘Niente’. Da lì ho capito che volevo lavorare sulle navi, ma non come hostess di bordo. No. Io volevo proprio portare una nave. Volevo vivere quella sensazione e quell’emozione di ormeggiare la nave, di dare gli ordini insieme al pilota. Ero sicura di questo. lo sapevo!
In terza media avevo già le idee chiare e ho scelto di frequentare il Nautico a  Pozzallo. Mia mamma mi ha appoggiato in tutto. Non era un ambiente femminile: erano quasi tutti maschi con solo 2 femmine. Al terzo anno eravamo sette. Di tutte loro navigo solo io…

– Perché hai scelto di lavorare in mare? Professioni del mare sono professioni ancora molto maschili? Perché? Le cose stanno cambiando?
Fino ad oggi la maggior parte degli ufficiali e’ maschile. Le cose stanno cambiando e vedo che ci sono molte più ragazze che vogliono imbarcarsi, che vogliono diventare ufficiali.
Se devi stare lontano dalla famiglia devi essere per forza maschio. Ma non è così: se voglio fare una mia famiglia la posso fare più in là. Non è’ impossibile, anzi.


– La cosa più difficile?
È la lontananza da casa perché giro tutto il mondo: Australia, Sud America, Singapore…
Poi anche il fatto di stando in mezzo al mare non c’è la connessione stabile e quindi è difficile comunicare. Ora mi sto abituando perché sono al terzo imbarco: la mia famiglia è’ fiera di me e questo e’ molto importante.

– La cosa più bella?
Sto facendo nuove esperienze e sto crescendo personalmente. Adesso faccio altri ragionamenti, ora non sono più attaccata a casa come prima. Sono più matura. Mi sento più forte e in grado di fare tutte le esperienze che voglio.

– Il sacrificio maggiore?
Il fatto che nelle mie navi l’equipaggio è tutto maschile. Siccome voglio raggiungere il mio obiettivo, che è quello di diventare comandante, io lo faccio e non ci sono problemi. Io sono determinata. Voglio realizzare il mio sogno…

– La soddisfazione maggiore?
Intanto rendere fiera la mia famiglia e indossare la divisa. Sto realizzando il mio sogno con tanto sacrificio. Quando supererò il patentino sarò ancora più contenta.

– Sogno nel cassetto?
Quello di diventare comandante e riuscire finalmente a dire: ‘C’è l’ho fatta’. Tanti sacrifici ma ho raggiunto l’obiettivo è la mia famiglia sa che,  anche se sono lontana, lo sto facendo per loro e per mio nonno Salvatore.
Lui aveva la barchetta e mi portava a pescare: e insieme amavamo stare sul mare, nel mare…

– Consiglieresti ITS Academy G. Caboto perché?
Consiglierei ITS  Academy G. Caboto perché mi ha aiutato tantissimo e sta dando ai noi allievi alta formazione e training marittimo. E’ molto qualificato anche perché sono bravissimi nel trovare ottimi partner lavorativi per noi e danno molte agevolazioni per conseguire il patentino. Ci stanno sempre accanto. Professori, direttore, comandanti sempre vicini e disponibili. L’ITS Caboto e’ proprio una famiglia, una grande famiglia…io li ringrazio tutti: dal primo all’ultimo.

– Per te mare e’ ….
Sogno e libertà. Perché andando a mare sto realizzando il mio sogno . E libertà perché quando sono in mezzo al mare mi sento libera di realizzare il mio sogno.


– Il futuro di Martina?
Mi vedo con la divisa da comandante, con la coroncina, che porto felice e soddisfatta tutta la mia famiglia a bordo delle navi da crociera.

– Quanti anni hai?
Ho venticinque anni.

– Di dove sei?
Di Venezia.

– Che ruolo ricopri? E dove lavori?
Sono ufficiale di coperta su Princess Cruise line, una compagnia americana che fa crociere in tutto il mondo… dall’Alaska dove loro sono top class, fino ai Caraibi, alla Nuova Zelanda, alle isole Fiji e alle Hawaii… insomma navighiamo in tutti i paradisi del mondo. Mi sono diplomata all’ITS Academy Caboto e sono stata chiamata un mese dopo.

– Perché hai scelto questo percorso formativo?
Dopo il diploma dell’Istituto Nautico era difficile trovare lavoro. Mi ero diplomata con 100: mandavo il curriculum per imbarcami come Allieva Ufficiale di Coperta ma non mi chiamava nessuno. Invece con l’ITS trovi lavoro velocemente e poi all’Academy Caboto hai un’ottima preparazione grazie ai formatori, ai comandanti che ti danno tutti gli strumenti e le conoscenze migliori per affrontare l’esame.

– Perché hai scelto di lavorare in mare?
In realtà mi affascinava il fatto di poter vedere tanti posti in giro per il mondo. È un lavoro che offre la possibilità di conoscere e lavorare con persone di culture diverse e questo, per una persona di 19 anni, è importantissimo: ti apre gli occhi, è come se ti svegliassi prima degli altri…
A casa mia io sono l’unica a lavorare in mare. A Venezia chi fa il Nautico quasi sempre resta in laguna: pochi decidono di andare fuori, in giro per il mondo.

– Le professioni del mare sono professioni ancora molto maschili? Perché? Le cose stanno cambiando?
Le cose stanno cambiando perché noi donne siamo sempre di più e veniamo trattate alla pari. Nessuno quando mi imbarco dice “E’ arrivato un ufficiale donna”. Le nuove generazioni di ufficiali e comandanti non ci fanno più caso: basta saper lavorare ed essere competente.

– La cosa più difficile?
È andarsene via di casa… ogni volta è un po’ più pesante. Ti abitui ma quando devi fare le valigie sentì un po’ la nostalgia.
Io sto fuori tre-quattro mesi… e lascio il fidanzato, i nonni, i genitori…

– La cosa più bella?
La cosa più bella è che ogni volta che mi imbarco incontro persone nuove sia italiane che di altre nazionalità. È un mondo che ti fa imparare a conoscere gli altri e tanti aspetti di culture e tradizioni diverse dalla nostra. È sicuramente la cosa più bella e la fortuna più grande.

– La soddisfazione maggiore?
Mi arriva quando, al termine dell’imbarco, il Comandante e anche gli Ufficiali superiori in grado, danno un voto finale e sento che vengo apprezzata per il lavoro che faccio e tutti hanno fiducia in me. Sono felice perché mi hanno trattato come persona competente e questa è soddisfazione più grande.

– Sogno nel cassetto?
Sto facendo anche un altro percorso di studi: mi sto laureando in lettere moderne per poi insegnare navigazione a scuola.

– Consiglieresti ITS Academy Caboto perché?
Lo consiglio a tutti i ragazzi e alle ragazze perché entrando all’ITS Caboto vieni accolto, formato, indirizzato e raggiungi il risultato che stai cercando. Tu puoi non sapere nulla e loro ti seguono e ti aiutano: il Caboto è davvero ottimo perché l’iter non è facile e la burocrazia è anche molto complicata.

– Per te mare è ….
Libertà’ e indipendenza…

– Il futuro di Martina?
Per ora sulle navi in giro per il mondo ma dopo ad insegnare ad altri ragazzi e ragazze ciò che ho imparato.


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