La compagnia di navigazione danese Maersk ha annunciato un importante cambiamento di rotta nella sua strategia di decarbonizzazione. Secondo indiscrezioni di mercato, l’azienda avrebbe infatti siglato un nuovo ordine per 12 portacontainer da 16.000 TEU, dotati di propulsione a doppia alimentazione GNL. Questa decisione rappresenta una svolta significativa, in quanto pone fine alle sperimentazioni sul metanolo e conferma l’impegno di Maersk nel ridurre l’impatto ambientale delle sue operazioni.
Perché il GNL?
La scelta del GNL come carburante principale per le nuove navi è motivata da diversi fattori. In primo luogo, il GNL produce emissioni significativamente inferiori rispetto ai combustibili fossili tradizionali, in particolare in termini di ossidi di zolfo e particolato. Inoltre, l’infrastruttura per il bunkering di GNL si sta sviluppando rapidamente in molti porti del mondo, rendendo questo carburante sempre più accessibile.
Un investimento strategico
L’investimento di Maersk nel GNL rappresenta una scommessa importante sul futuro del trasporto marittimo. Le nuove navi, che saranno costruite in cantieri cinesi e entreranno in servizio a partire dal 2028, permetteranno alla compagnia danese di ridurre la propria impronta di carbonio e di rafforzare la propria posizione di leader nel settore.
Le sfide da affrontare
Nonostante i vantaggi, la transizione verso il GNL presenta alcune sfide. Innanzitutto, il costo del GNL è ancora superiore rispetto a quello dei combustibili fossili tradizionali, sebbene si stimi che i prezzi si allineeranno nel lungo termine. Inoltre, la disponibilità di GNL di origine rinnovabile, prodotto da biometano, è ancora limitata. Maersk ha tuttavia dichiarato di voler utilizzare bio-GNL non appena sarà disponibile sul mercato, al fine di ridurre ulteriormente le emissioni.
Le implicazioni per il settore
La decisione di Maersk di puntare sul GNL avrà un impatto significativo sull’intero settore marittimo. Altre compagnie di navigazione potrebbero seguire l’esempio, accelerando così la transizione verso carburanti a basse emissioni. Inoltre, l’aumento della domanda di GNL potrebbe stimolare ulteriori investimenti nell’infrastruttura e nella produzione di questo combustibile.
Conclusioni
Il nuovo ordine di Maersk rappresenta un passo importante verso un futuro più sostenibile per il trasporto marittimo. La scelta del GNL come carburante principale conferma l’impegno dell’azienda nella lotta ai cambiamenti climatici e potrebbe innescare una vera e propria rivoluzione nel settore. Tuttavia, rimangono ancora molte sfide da affrontare, tra cui la disponibilità e il costo del GNL, nonché lo sviluppo di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio del carbonio.