ITS Academy Caboto e Suore della Misericordia: Investimenti per 10 Milioni e Progetti al Via

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In Arrivo Simulatori Ultratecnologici e un Campus ITS

Nuovi spazi per l’ITS Academy Caboto. Un passo significativo per il futuro dell’istituto si concretizza con la recente acquisizione della proprietà delle suore della Congregazione di Santa Maria Maddalena Postel da parte della d’Amico Società di Navigazione.

Un’Acquisizione Strategica per la Crescita dell’ITS Caboto

Cesare d’Amico, rappresentante del gruppo, esprime grande soddisfazione per questo importante risultato: “Si tratta di locali storici che, una volta ristrutturati, cambieranno il volto dell’ITS Caboto. L’Academy sta vivendo una fase di crescita significativa e questa acquisizione rappresenta l’inizio di grandi progetti”.

Il complesso delle suore, situato nel cuore di Gaeta, è un edificio su tre piani con ampi spazi verdi. Una posizione strategica che offre nuove opportunità di sviluppo. Dopo il perfezionamento dell’atto di acquisto da parte del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, la d’Amico Società di Navigazione metterà l’intero edificio a disposizione dell’ITS Caboto. Qui verranno realizzati aule, laboratori, un osservatorio astronomico, alloggi e una foresteria.

Tecnologia e Innovazione per la Formazione Nautica

L’investimento prevede l’installazione di simulatori di navigazione all’avanguardia. In particolare, nella nuova sede saranno presenti tre simulatori full mission per la navigazione, il controllo dei carichi e la sala macchine, oltre a un simulatore specifico per la nautica da diporto. “Questa è un’enorme opportunità di crescita” – afferma Clemente Borrelli, direttore dell’Academy Caboto – “e dimostra ancora una volta l’efficacia del modello gestionale ITS, basato sulla collaborazione tra pubblico e privato”.

Un Campus di Eccellenza a Livello Nazionale

L’investimento, che ammonta a circa 10 milioni di euro, rappresenta una svolta per l’ITS Caboto e per la città di Gaeta. La d’Amico Società di Navigazione ha scelto di radicare ancora di più l’istituto nel territorio, andando oltre la mera logica economica. Il nuovo Campus ITS sarà un luogo dedicato alla formazione, alla ricerca e alla crescita professionale, con corsi e alta formazione attivi anche nei mesi estivi. Il progetto avrà inoltre un impatto positivo sul tessuto economico e occupazionale della città.


Continuità tra Passato e Futuro

Un aspetto fondamentale dell’operazione è il mantenimento della presenza delle suore all’interno del complesso. Cesare d’Amico sottolinea l’importanza di questa scelta: “Le suore che abitavano nella struttura avranno ancora uno spazio per continuare a vivere, garantendo continuità alla loro presenza storica”. Anche la Congregazione esprime soddisfazione per questo epilogo: “Abbiamo educato e formato giovani per oltre un secolo, e grazie a d’Amico e all’ITS Caboto questa missione continuerà”, dichiara Antonietta Carneglia, reggente d’Italia della Congregazione di Santa Maria Maddalena Postel.

Guardare al Futuro Senza Dimenticare le Radici

Il progetto dell’ITS Academy Caboto rappresenta un perfetto equilibrio tra innovazione e tradizione. Essere all’avanguardia senza dimenticare il passato è la filosofia che guida questa iniziativa: “Oggi siamo tutti giganti se sappiamo salire sulle spalle di chi ci ha preceduto” – conclude d’Amico – “solo così possiamo guardare più lontano, senza perdere l’equilibrio e con la forza della stabilità”.

Nella nuova struttura di Gaeta dell’ITS Academy Caboto verranno installate strumentazioni moderne e all’avanguardia per garantire una formazione di altissima qualità per gli allievi di tutti i corsi. Sono investimenti importanti realizzati grazie ai fondi del PNRR

Si tratta di tre simulatori di navigazione full mission, quindi estremamente immersivi: Bridge, Cargo Handling ed Engine Room, e un simulatore dedicato al diporto.

Ecco nel dettaglio tutte le caratteristiche tecniche e quello che i simulatori garantiranno, in termini di prestazione, ai ragazzi.

Il simulatore di coperta sarà dotato di tutta la strumentazione IBS (Integrated Bridge System): GPS, ECDIS, RADAR, RADAR ARPA oltre al sistema GMDSS e alla postazione dedicata al Dinamic Positioning. Si potranno simulare diversi scenari, europei e mondiali, in tutte le condizioni meteomarine e di traffico. Sarà possibile simulare il governo e la manovra di diverse tipologie di navi: Bulk Carrier, Container Ship, LNG, Petroliere, Cruise, RoRo etc.

Invece il simulatore dedicato al diporto riprodurrà tutta la moderna strumentazione di plancia e ci si potrà esercitare con diverse tipologie di propulsione, dalle tradizionali agli azipod ed idrogetto.

Il simulatore di sala macchine (ERS) fornisce una replica dettagliata dei sistemi della nave e simula il funzionamento dei macchinari e della sala macchine. L’ERS Full mission è in grado di riprodurre fedelmente i seguenti ambienti:

  • Engine Control Room
  • Local Operation Post Stations (LOP)
  • High Voltage breaker (HVB)
  • Virtual Machinery Space (VMS)

Il laboratorio di simulazione di gestione e movimentazione del carico garantisce la possibilità di operare su configurazioni full mission che simulino le operazioni di carico e scarico dei seguenti modelli nel rispetto della normativa:

  • Oil tanker cargo operations
  • Chemical tanker cargo operations
  • Liquefied gas tanker cargo operations
  • Dangerous, hazardous and harmful cargo
  • Liquefied gas (LPG) tanker cargo
  • LNG tanker cargo
  • Chemical tanker cargo
  • Safe handling & transport of solid bulk cargoes

Una vicenda che intreccia fede, educazione & storia della città

È una storia che inizia agli albori del ‘900 quella del complesso delle Suore di via Atratina e che segna anche l’evoluzione del territorio e di Gaeta.

Il 12 luglio 1900 l’allora Arcivescovo di Gaeta Francesco Niola (1892 – 1920) benedice e pone “la prima pietra della Casa che le sorelle Micheline sono per fabbricare sulla via carrozzabile che dalla stazione ferroviaria di Gaeta in due minuti porta ad Elena, contrada Atratina, e propriamente di fronte alla Mole omonima …”. All’epoca quel luogo ricadeva nel comune di Elena (territorio separato da Gaeta dal 1897 al 1927). Il costituendo educandato era diretto dall’arciprete don Vincenzo Ruggiero.

Il direttore e le suore sottovalutarono l’organizzazione non rispettando quanto concordato con la curia: il palchetto per i relatori non venne realizzato per cui le persone non riuscirono a seguire la cerimonia; era presente solo la sedia del vescovo, che tra l’altro era mal ferma; inoltre anche l’orario scelto risultò infelice perché molto caldo, per cui non si poterono pronunciare i discorsi previsti. Anche a seguito di queste vicissitudini, l’Arcivescovo mai approvò canonicamente l’Istituto delle Micheline … poi costrette a chiudere e a trasferirsi a Maranola, per poi lasciare anche quella Casa.

Successivamente monsignor Niola contatta le suore di Santa Maria Maddalena Postel (Barfleur, Normandia, 28/11/1756 – Saint Sauveur le Vicomte, Francia, 16/07/1846), da sempre dedite all’istruzione e alla carità. Nel 1907 viene organizzato un sopralluogo in Gaeta da parte della Congregazione per valutare la posizione e un piccolo stabile già esistente. Il 21 marzo 1908 giungono in città le prime suore e nei giorni successivi l’Arcivescovo facilita le procedure di acquisto della casa e del relativo terreno, all’epoca ancora utilizzato dalle Micheline.

Nell’ Histoire de la Maison de Gaete, diario manoscritto (1907 – 1953) in lingua francese delle suore giunte in Gaeta, si legge che il proprietario della struttura, don Ruggiero, teneva bloccata la vendita in quanto voleva essere risarcito di tutte le spese tra acquisto terreno e costruzione, per una somma pari a 33.000 lire. La divina provvidenza e la mano dell’Arcivescovo Niola hanno permesso di superare questa impasse: un insigne benefattore, monsignor Legoux, acquista per conto delle suore francesi il piccolo immobile e il terreno circostante (non a caso, nei primi anni, quella proprietà viene ricordata come “Villino Legoux”).

Sempre dal diario manoscritto, sappiamo che la superiora delle suore Micheline si meravigliò dell’arrivo delle nuove sorelle mostrando “occhi fiammeggianti di collera”, ma viene messa a tacere accettando di convivere con le nuove arrivate. Qualche giorno dopo, le suore francesi si recano in visita in arcivescovado, al ritorno, “con sorpresa e gioia apprendemmo la notizia della partenza di Madre Teresa per Maranola, suo paese natale. È partita senza nulla dire e per di più portandosi le chiavi”!

L’Atlante catastale del comune di Elena, alla sezione terreni, foglio n. 25, aggiornato al 1908, ci mostra lo stato della costruzione dell’epoca: era appena delineata la corte interna, mentre del fabbricato era censito soltanto l’ala anteriore, quella più vicina al mausoleo di Lucio Sempronio Atratino; sappiamo che era anche più basso rispetto all’attuale.

Il 29 aprile 1908 inizia l’attività dell’asilo. A seguire prende il via anche il collegio. Nel 1909 prende il via la costruzione di una cappella sul lato nord della casa, i lavori terminano nel 1912 e il 18 gennaio si celebra la prima messa; nel 1924 vengono aggiunti nello stesso luogo di culto due impattanti pilastri al centro delle volte a seguito di alcune lesioni (tali colonne sono ancor oggi presenti in struttura).

Durante il colera del 1910 la casa viene trasformata in lazzaretto; nel 1915 le suore e le ragazze ospitate iniziano a seguire la lavorazione degli indumenti di lana per i soldati della Grande Guerra. All’epoca frequentano l’istituto oltre 230 alunne: tra asilo, scuola elementare, scuola del lavoro, di taglio e ricamo, di francese, di musica e di pittura. Inoltre è attivo un educandato per circa 40 giovinette del circondario.

Il 4 settembre 1926 viene posta la prima pietra della nuova e attuale chiesa; i lavori terminano un anno dopo: il 6 ottobre 1927 è consacrato l’altare. Nel tempo la struttura viene ampliata in base alle accresciute esigenze; da un atto del 25 marzo 1939 conosciamo l’entità del corpo di fabbrica: “casa per educandato, cappella, cortile e giardino, di piani tre e vani 24 complessivamente”.

Durante la Seconda Guerra Mondiale restano in struttura solo 5 delle 13 suore, oltre ad una serie di sfollati di Gaeta. Il rapporto instaurato con le truppe di occupazione nazista è legato ad uno scambio: le suore lavano i panni ai tedeschi e ne ricevono in cambio pane duro; inoltre i soldati attingono quotidianamente acqua dalle cisterne del convento per il fabbisogno della vicina guarnigione. Purtroppo, da lì a poco, la corte interna sarà usata come campo di concentramento dei rastrellati da trasferire verso il nord Italia. Il 20 gennaio 1944 un cannoneggiamento alleato colpisce la chiesa e danneggia l’altare maggiore. Dopo la liberazione, le suore provvedono anche a sfamare la popolazione locale che progressivamente rientra in città.

Nel 1980 frequentavano l’istituto circa 600 alunni. Purtroppo la scuola paritaria viene chiusa definitivamente l’8 giugno 2023.

Il 1 marzo 2025 viene siglato il passaggio di proprietà con una clausola di utilizzo di parte della struttura e della chiesa a favore delle stesse suore. La messa a disposizione del complesso per l’ITS Academy G. Caboto permetterà di proseguire nel tempo quanto sviluppato dalla congregazione di Santa Maria Maddalena Postel.


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